Cosa accadrà da oggi al 2025? Quali tipologie di destinazioni turistiche richiederà il mercato? Fare delle previsioni nel turismo ormai è rischioso perché in qualunque momento possono apparire i cosiddetti fattori di disruption. Tuttavia, possiamo affermare che i criteri per scegliere la tipologia di vacanza e di destinazioni turistiche non varieranno sostanzialmente nei prossimi 5 anni. Autenticità ed esperenzialità saranno i criteri determinanti che condizioneranno la tipologia delle destinazioni preferite dai turisti.
Per rispondere alle domande iniziali, va considerata l’evoluzione della domanda. Si è passati da un modello di domanda che richiedeva il territorio (turismo passivo) al modello del turismo motivazionale (di prodotto). Ma ormai siamo già oltre. Il modello di domanda oggi è quello esperienziale. Cioè la motivazione dei turisti è fare delle attività, tour, esperienze, ecc. In essenza si tratta di proporre ai turisti dei momenti e delle attività quanto più personalizzate e tematizzate.
Due sono i fattori che sono e saranno sempre di più alla base delle preferenze dei turisti al momento di scegliere le destinazioni: benessere fisico e psicologico e personalizzazione. Le traduzioni di queste tendenze saranno le well being destination e le boutique destination.
In questo post cominciamo a parlare delle prime.
Le well being destination
Cos’è una well being destination? Non si tratta di una destinazione di benessere intesa come termale, o wellness. Le well being destination sono quelle che adottano un approccio sistemico, aggregando l’offerta di beni primari (attrattive), commodities, servizi ed esperienze. Tutti questi elementi abbracciano gli aspetti più fisici e curativi legati alla cura del corpo, ma anche i fattori psicologici, spirituali e sociali. Ma non dimentichiamo anche quelli naturalistici e alimentari. In essenza, si tratta di un approccio olistico per proporre un’offerta di well being a 360 gradi ai propri turisti.
In sostanza, si tratta di destinazioni dove tutti i servizi esistenti servono per “stare bene”, per rilassarsi, per riposare e per fare delle attività (diverse). Tutto ciò deve permettere al turista di rigenerarsi.
I componenti di base per una destinazione di well being sono:
- Ambiente sostenibile
- Scenario paesaggistico attrattivo (mare, ambito rurale, montagna, ecc.) in cui poter fare delle attività (passeggiate, camminate, escursioni, ecc.)
- Cultura locale
- Autenticità
- Enogastronomia
Il wellness sta diventando un’esigenza dei turisti. Infatti, la scelta della destinazione oggi ha come motivazione il desiderio di migliorare o mantenere il proprio stato psicofisico. Va sottolineato, però, che il wellness è richiesto in genere da persone in salute. Di conseguenza, una destinazione well being deve avere oltre alle attrattive turistiche, delle infrastrutture e dei servizi per procurare del benessere psico-fisico e mentale.
Qual è la lettura di questa tendenza? Sostanzialmente il prodotto-destinazione (balneare, culturale, ecc) deve avere come complemento differenziale una buona offerta che garantisca al turista di stare bene (well-being).
Cosa deve avere, quindi, una destinazione per avere una forte connotazione ed essere percepita come well-being destination (oltre alle attrattive)?
- Agenti naturali: acqua, mare, aria, sole, ecc
- Luoghi e spazi in cui fare attività fisiche (hiking, walking, bike, esercizi mattutini, ginnastica colletiva, talassoterapia, ecc.)
- Programmi anti-stress: massaggi, yoga, sauna, ecc
- Programmi di bellezza e trattamenti
- Offerto enogastronomica locale
Per capire meglio, sono da considerare i servizi che i turisti (non di wellness) richiedono oggi maggiormente nelle destinazioni turistiche:
Ricaricarsi nelle destinazioni
Oggi, sempre di più, i clienti cercano esperienze ed emozioni, delle cose che li facciano star bene e che li aiutino a superare la quotidianità. In realtà, desiderano sentirsi più “persone”, ed è normale, perché siamo costantemente immersi nella tecnologia e nel rumore. La conseguenza è che utilizzano i momenti di piacere per vivere queste emozioni, facendo emergere dei concetti come la coscienza piena o la mindfulness.
È qui che le attività di well being, cominciano a prendere più forza e diventano complementari al Wellness, che è più incentrato sull’aspetto estetico. Per questo emergono proposte come attività olistiche, meditazione, yoga, ecc. Ciò è passato da essere una nicchia a una tendenza sempre più importante e che deve essere considerata. Un esempio chiaro è l’iniziativa www.trailsforpeace.com che attraverso una rete internazionale di sentieri, spinge la pace interiore nelle persone e la connessione con la natura.
Pertanto la chiave delle destinazioni turistiche per diventare well being destination è la regola delle sei “R”, cioè: Relax, recharge, ricaricare, rivitalizzare, ringiovanire, riconnettere. Si tratta cioè di assicurare un healthy lifestyle nella proposta turistica della destinazione.
Non perdete il prossimo articolo, in cui parleremo delle destinazioni boutique.