Destinazioni post covid

Post Covid: il manuale per il rilancio delle destinazioni turistiche italiane

Il magazine online L’Agenzia di Viaggi ha pubblicato una sorta di manuale per il rilancio delle destinazioni turistiche italiane al termine dell’emergenza Covid-19. Frutto di quanto emerso dall’appuntamento online della MyForecast by Sicaniasc tra Vito D’Amico e  Josep Ejarque della  FTourism & Marketing.

Il discorso parte dall’assunto che una destinazione può fare tanto non solo per il territorio ma anche per i suoi operatori e gli albergatori. E per ottimizzare questo supporto è bene che le dmc affianchino l’attività commerciale degli operatori, sfruttando al meglio le potenzialità dell’online e del digital marketing. L’obiettivo è arrivare sul mercato con il binomio virtuoso destinazione+prodotto.

Ejarque ha presentato lo scenario che si presenterà nell’immediato futuro. Ogni turista avrà a disposizione dalle 6 alle 12 destinazioni da scegliere e quindi una sfrenata concorrenza. Inoltre ci saranno nuove priorità per l’ospite che vanno dalla ricerca di sicurezza, alla sanità, dall’igiene alla social distance adottata dai territori.«In altre parole le destinazioni avranno ospiti con ben altre priorità rispetto al recente passato. Come serenità, atmosfera ospitale, sanità verde, spazi aperti ed esperenzialità».

Cosa deve fare allora una destinazione per reagire alle criticità poste dal Covid-19? Fornire informazione, costruire fiducia, consigliare, formare, preparare la ripresa insieme agli operatori. Quel che, almeno oggi, non deve fare è invece la pubblicità con inviti immediati alla visita e ai soggiorni. Si devono approntare subito campagne che raccontino le attrattive ma si invitano i clienti ad aspettare, ad aver cura di loro e tornare a visitare i territori nel momento migliore.

L’obiettivo finale è comunicare che le destinazioni esistono. Quindi è necessario ottimizzare il sito, blog, travel guide, video ecc.. Inoltre, curare la tipologia di post, con buoni contenuti per sognare e viaggiare dal divano. E ancora foto, video, con almeno un post a settimana.

L’articolo completo è disponibile a questo link.